Storia del Giardino dell'Ardiglione (già Giardino dei Nidiaci) e dell'Associazione Giardino dell'Ardiglione APS

IL GIARDINO
Il Giardino dell'Ardiglione (ex Giardino dei Nidiaci) è uno spazio verde della città di Firenze interamente dedicato all'educazione dei giovani. È situato nel quartiere di San Frediano, nel rione dell'Oltrarno fiorentino, alle spalle della basilica di Santa Maria del Carmine.
Nell'800, prima di diventare un luogo privilegiato di educazione e rigenerazione giovanile, il Giardino era uno spazio privato, e apparteneva allo scultore Emilio Santarelli. Santarelli fece costruire diversi edifici di pregio architettonico, per ospitare la sua abitazione e il suo laboratorio. Nel 1886, lo scultore cedette la proprietà ad Achille Baille de Saint-Martin. Qualche decennio più tardi, nel 1913, il Giardino venne lasciato in eredità all'abate Gastone Pighetti di Marsiglia, il quale nel 1915 affittò gli spazi al Comune per ospitarvi una scuola elementare. Nel 1920 avvenne una grande svolta. Il colonnello Edward Otis Bartlett Jr, commissario della Croce Rossa statunitense, acquistò l'intero complesso con l'obiettivo di renderlo un servizio educativo permanente, che "nel quartiere di San Frediano, curasse la istruzione e la educazione popolare, con speciale riguardo alla infanzia". La compravendita a fini filantropici fu portata a termine anche grazie al sostegno del commerciante Carlo-Matteo Girard e dell'avvocato Umberto Nidiaci, ai quali fu di fatto intestata la proprietà. Fu così che a partire dal 1923, il Giardino divenne un punto di riferimento per l'educazione dei giovani, fornendo servizi di doposcuola e tante altre attività educative e di rigenerazione, per l'infanzia e l'adolescenza. Tra il 1954 e il 1957, la famiglia Nidiaci donò al Comune una parte del Giardino, comprensiva di una limonaia e di aree attrezzate, interne e esterne. Questo passaggio parziale di proprietà non implicava una suddivisione fisica degli spazi, né tantomeno un ridimensionamento dei servizi educativi offerti. La parte pubblica e la parte privata coesistevano invece formando un insieme armonico e integrato.
Nel 2012, tuttavia, il Giardino fu scosso da un'operazione di speculazione edilizia senza scrupoli. Una holding immobiliare acquistò le parti private del complesso, con lo scopo di trasformare gli edifici in appartamenti di lusso e gli spazi verdi in aree di parcheggio. Mentre i cantieri erano in pieno svolgimento, anche la restante parte del Giardino venne chiusa fino a data indefinita. Il Giardino rischiava così di terminare la sua storia centenaria. Fu così che nel 2013 nacque l’Associazione Giardino dell’Ardiglione APS, con l’obiettivo di salvare il Giardino dalla speculazione e restituirlo al suo ruolo di servizio educativo per i giovani.
L'ASSOCIAZIONE
L’Associazione Giardino dell’Ardiglione APS viene costituita nella primavera del 2013 con il nome di “Associazione Amici del Nidiaci”. Lo scopo è quello di recuperare il Giardino dalla speculazione immobiliare e preservare il suo ruolo di servizio educativo. A tal fine, l’Associazione promuove un’accorata campagna di sensibilizzazione, coinvolgendo la cittadinanza attraverso iniziative e manifestazioni. Intraprende inoltre un importante dialogo con l’Amministrazione Comunale e gli enti pubblici. Così, nel 2013, dopo diversi mesi di tentativi, l’Associazione riesce a recuperare gli spazi pubblici del Giardino e a stringere un accordo con il Comune di Firenze per far sì che il servizio educativo sia accessibile in maniera stabile e continuativa tutti i giorni dell’anno. Da allora, L’Associazione cura e gestisce il Giardino dell’Ardiglione, che è così ritornato a essere un servizio educativo capace di mettere insieme un’ampia utenza di beneficiari che spazia dall’infanzia all’adolescenza, raggiungendo i giovani non solo del rione Oltrarno, ma di tutta la Città di Firenze. Grazie all’operato dell’Associazione, il Giardino è in grado di coinvolgere famiglie eterogenee dal punto di vista socio-economico ed etnico e di garantire un servizio inclusivo anche a disabili e svantaggiati. L’Associazione collabora anche con una rete di partner come il Comune di Firenze, scuole, università, biblioteche, palestre, e altri enti.









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