Storia dell'Associazione Giardino dell'Ardiglione APS e del Giardino dell'Ardiglione (già Giardino dei Nidiaci)

L'ASSOCIAZIONE
L'Associazione è stata costituita nella primavera del 2013 con il nome di “Amici del Nidiaci”. A fondarla sono state le famiglie dell’antico "gonfalone del Drago Verde", ovvero gli abitanti del quartiere Oltrarno di Firenze, con uno scopo ben preciso: preservare lo spazio del Nidiaci dall’abbandono e dalla speculazione immobiliare. Nel 2012, infatti, una holding privata ha acquistato la storica ludoteca e la parte del giardino dedicata ai più piccoli, per trasformarli in appartamenti e parcheggi privati. L’intero complesso è stato chiuso dopo novant’anni di servizio alla comunità fiorentina e il parco abbandonato. A fronte del rischio di perdere per sempre il giardino, le famiglie del Rione si sono quindi riunite e nel 2013 hanno fondato l’Associazione Amici del Nidiaci. Dopo mesi di ripetute proteste e manifestazioni, l’Associazione e gli abitanti del quartiere sono riusciti a recuperare la parte non ancora venduta, e il giardino è stato finalmente riaperto. È d’uopo sottolineare che fino al 2013 il Giardino dei Nidiaci non era aperto al pubblico ma solo agli utenti dei servizi comunali, così, una delle prime vittorie dell’Associazione è stata proprio rendere il giardino un luogo pubblico e gratuito per tutti gli abitanti. Così il giardino è diventato l’unico spazio verde pubblico dell’Oltrarno. In seguito agli sforzi fatti per salvare il giardino, da settembre 2013 l’Associazione gestisce ufficialmente l’area Nidiaci e ne organizza le attività, attraverso anche una convenzione con il Comune di Firenze. Da allora, l’Associazione ha cambiato nome, diventando l’attuale “Giardino dell’Ardiglione APS”. Grazie alle innumerevoli attività educative, extra-scolastiche, sociali, culturali e ambientali organizzate sino a oggi, il Giardino dei Nidiaci, o meglio odiernamente il “Giardino dell’Ardiglione”, è un luogo di incontro e di rigenerazione indispensabile per i giovani della Città di Firenze e del Rione Oltrarno.
IL GIARDINO
Il giardino dell'Ardiglione (ex Nidiaci) è uno spazio verde della città di Firenze, situato nel rione di San Frediano, nell'Oltrarno fiorentino, alle spalle della basilica di Santa Maria del Carmine. L'ingresso storico al complesso è stato da via della Chiesa, ma il giardino è accessibile unicamente da un cancello in via d'Ardiglione.
Il complesso era in origine un orto privato e fu acquistato nel 1838 dallo scultore Emilio Santarelli, che vi fece costruire diversi edifici con ingresso da via della Chiesa per ospitare la sua casa e in particolare il suo studio, ampio e luminoso, che sarebbe poi diventato la ludoteca, dove Santarelli scolpì tra l'altro la statua di Michelangelo che oggi decora gli Uffizi. Un ampio cancello di servizio su via D'Ardiglione serviva per il trasporto dei marmi da lui adoperati. Nel giardino, Santarelli coltivò un gran numero di varietà di camelie, due delle quali - il giardino Santarelli e la Bella
d'Ardiglione - presero nome dal giardino. Nel gennaio del 1886, pochi mesi prima di morire, Emilio Santarelli cedette la proprietà ad Achille Baille de Saint-Martin, che alla propria morte nel 1913 la lasciò all'abate Gastone Pighetti diMarsiglia.
Il 1o novembre 1915, l'abate affittò il palazzo al Comune per ospitarvi una scuola elementare.
Nel 1920, il colonnello Edward Otis Bartlett Jr, commissario della Croce Rossa statunitense, fece vendere al commerciante Carlo-Matteo Girard e all'avvocato Umberto Nidiaci una partita di merci della stessa Croce Rossa,
destinando il ricavato "a favore di un Ente, che, nel quartiere di San Frediano di questa Città, curi la istruzione e la educazione popolare, con speciale riguardo alla infanzia". La somma fu investita nell'acquisto del complesso del Nidiaci, con un contributo economico anche del Fascio per opere di assistenza di Firenze e del cavaliere Carlo-Matteo Girard e
con una piccola somma imprecisata offerta dall'avvocato Nidiaci. Gli immobili furono volti quindi "in nome dei Signori Cav. Carlo-Matteo Girard e Avvocato Umberto Nidiaci, ma per conto di una erigenda istituzione per la istruzione e la educazione popolare."
A partire dal 1923, il giardino e il pianoterra di Palazzo Santarelli furono adibiti a doposcuola e successivamente divennero "simbolo del cattolicesimo sociale fiorentino", frequentato dagli allievi e amici di Giorgio La Pira, Fioretta Mazzei e don Danilo Cubattoli (don Cuba).
Nel 1954 e nel 1957, la famiglia Nidiaci donò ufficialmente al Comune una parte del giardino con la serra Santarelli, oggi detta Limonaia. La parte restante, pur vincolata nel piano regolatore a "servizi pubblici di quartiere", fu acquistata nel 2008 in un'asta da una holding privata, che nell'autunno del 2012 iniziò i lavori per la trasformazione degli edifici in
appartamenti privati e del giardino in parcheggio. Il progetto è oggetto di contestazione e l'Associazione Amici del Nidiaci In Oltrarno Onlus ad oggi resta impegnata nella gestione della parte pubblica del giardino.
Il 27 maggio 2015, la Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta sulla rinuncia da parte dell'amministrazione comunale ai vincoli di uso pubblico sull'area di proprietà privata.


Il Giardino com'era prima che venisse eliminata La Ludoteca, 2012







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